le Attività > anno 2012 > Genova: 29 Gennaio 2012 |
“Nell’aprile del 1897 Paul Gauguin è tornato a Tahiti da quasi due anni. Le sue condizioni di salute non sono buone e dipinge poco nella natura lussureggiante e davanti all’oceano, e invece molto di più nel suo studio. In quel mese riceve dalla moglie Mette la notizia che la figlia Aline, a poco più di vent’anni, è morta a Copenaghen in gennaio per le complicazioni derivanti da una malattia polmonare. Gauguin è straziato da questa notizia e poco per volta, nei mesi successivi, matura in lui l’idea di togliersi la vita. La malattia e la lontananza pesano in maniera insopportabile. Ma decide che lascerà il mondo dopo avere dipinto il suo capolavoro, un ultimo grande quadro che riassuma il senso del suo viaggio nel mondo e dentro le luci della pittura. Ordina così a Parigi molti nuovi colori e molti pennelli, anche di ampie dimensioni. A Tahiti si fa cucire una tela enorme, quattro metri di lunghezza e uno e mezzo di altezza. Ricoverato per dei problemi cardiaci nell’ospedale francese di Tahiti il secondo giorno di dicembre del 1897, ne esce subito e pone mano al quadro epocale, uno dei dipinti più celebri dell’intera storia dell’arte. Alla fine di dicembre è terminato e il giorno prima della conclusione dell’anno sale sulle montagne con un vaso di arsenico deciso a suicidarsi. La quantità ingurgitata è talmente alta che immediatamente rigetta il veleno e in preda alle convulsioni e a dolori atroci resta tra le montagne per un’intera giornata, fino a che barcollando scende verso il suo villaggio per essere curato. Rimane di tutta questa esperienza il quadro celeberrimo, Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?, che come prestito altrettanto epocale sarà a Genova quale gemma assoluta di una mostra peraltro già straordinaria. Il museo di Boston, presso il quale è conservato, lo concede in prestito per la quarta volta soltanto nella sua storia, e solo per la seconda volta in Europa, dopo Parigi una decina di anni fa. La visita alla mostra Van Gogh e il viaggio di Gauguin assumerà pertanto i connotati di una assoluta straordinarietà, potendovi fare l’esperienza di questo quadro che è una delle rarità a livello mondiale e immaginando che l’incredibile di vederlo in Italia adesso accada. Nessun’altra opera potrebbe tra l’altro significare meglio il senso che del viaggio la mostra genovese intende dare: viaggio come esplorazione geografica, viaggio come spostamento fisico e viaggio nella propria interiorità. Verrebbe da dire che senza questo quadro la mostra non si sarebbe potuta fare e che con quest’unico quadro tutta la mostra si potrebbe fare. Ma poi l’idea di questa mostra favolosa, composta da 80 capolavori della pittura europea e americana del XIX e del XX secolo provenienti dai musei di tutto il mondo, origina dal riconoscere la centralità della figura di Vincent van Gogh nell’arte dei due secoli considerati. Attorno a questo fuoco che continua a bruciare, si è venuta appunto sviluppando quella straordinaria avventura del viaggio che è il senso vero e profondo dell’esposizione.” Programma di viaggio h. 7.00 Ritrovo dei partecipanti in Via Colombo (area Millepiedi) a Melzo e partenza in bus per Genova.. h. 10.00 Arrivo a Genova, incontro con la guida ed inizio della visita della parte più antica della città di Genova, quella meno battuta dal flusso turistico: la collina di Castello, dove si trovava il "castrum". Il percorso inizia entrando nella città medioevale per Porta Soprana (XII secolo), S. Agostino (complesso museale ricavato dal monastero Agostiniano) si potrà ammirare lo splendido campanile quattrocentesco in maioliche e i l chiostro, molto inusuale in quanto triangolare. Campo Pisano: il nome rievoca l'episodio della vittoria dei genovesi sui pisani alla fine del XIII secolo, con una terribile battaglia che segnerà la fine di Pisa. Santa Maria di Castello: una delle chiese più belle e più antiche, un vero gioiello, tre splendidi chiostri di cui uno affrescato nel 400' da un maestro tedesco, Giusto di Ravensburg, la cappella della potente famiglia Grimaldi e lo splendido piccolo museo del piano superiore, una vera "chicca". La Torre degli Embriaci, dell'XI secolo, che appartenne alla famiglia di Guglielmo Embriaco, il crociato genovese che per primo era entrato a Gerusalemme, aveva portato dalla Terrasanta le ceneri di S.Giovanni Battista (custodite nella cappella omonima in Cattedrale) e il "sacro catino", che si trova nel Museo del Tesoro della Cattedrale. Scendendo per gli strettissimi "caruggi" medioevali, si arriva a Piazza S.Giorgio, dove nell'omonima chiesa si custodivano i vessilli della Repubblica. h. 12.30 Pranzo presso il “Ristorante Le Terrazze del Ducale”. Menù: piatto unico a base di carne o pesce proposto dal ristoratore, bevanda e caffè. h. 14.00 Ingresso primo gruppo alla mostra “Van Gogh e il viaggio di Gauguin”. h. 14.15 Ingresso secondo gruppo. La mostra - 80 capolavori della pittura europea e americana del XIX e del XX secolo e una decina di lettere originali di Van Gogh - ha come tema il viaggio, inteso anche come avventura interiore. Cuore dell'esposizione sono 40 opere di Van Gogh e il celebre quadro di Paul Gauguin “Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?”, che il museo di Boston presta solo per la seconda volta in Europa. E poi Hopper, Rothko, Turner, Morandi, Kandinsky, Monet e tanti altri protagonisti della scena artistica degli ultimi due secoli. h. 16.00 Partenza per una sosta al Belvedere per una panoramica di Genova quindi visita e tempo libero al borgo di Boccadasse. h. 17.30 Partenza per il rientro a Melzo. |
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