le Attività > anno 2013 > Verona : 10 Marzo 2013 |
LA SEDE DELLA MOSTRA: Il palazzo della Gran Guardia fu disegnato dall'architetto Domenico Curtoni, allievo del Sanmicheli, per dare alla città un luogo dove poter passare in rivista le truppe nei giorni di pioggia e perché l'Accademia dei Filotimi avesse un luogo coperto dove tenere i propri esercizi cavallereschi. L'edificio prese il nome dalla sua posizione, a un'estremità di piazza Bra, il grande slargo antistante l'Arena e chiuso dalle mura trecentesche che vennero inglobate nella fabbrica, di "guardia" appunto, all'anfiteatro romano. L'area di fronte all'Arena era ormai uno spazio abbandonato, discarica di materiale di ogni genere, in particolare lapideo avanzato da varie fabbriche cittadine. Anche per rimettere in ordine quest'area della città si diede vita al grandioso progetto. La scalinata di accesso che oggi si trova di fronte all'imponente edificio fu aggiunta in seguito, quando ripulita la piazza dall'"immondizia", l'ingresso si ritrovò più alto di quasi due metri. I lavori si arrestarono nel 1614 per mancanza di fondi, e solo nel 1819, sotto la direzione di Giuseppe Barbieri, nuovo erede della tradizione architettonica veronese e autore del palazzo (Palazzo Barbieri appunto) che porta il suo nome sull'altro lato della piazza, ripresero. La facciata della Gran Guardia era completa nel 1820. L'interno tuttavia fu terminato solo nel 1836. La Gran Guardia ben rappresenta l'evoluzione dell'architettura veronese, eredità dell'originario, grandioso e sobrio, classicismo del Sanmicheli, saltando a pie' pari il barocco, per concludersi con la ripresa dei valori architettonici rinascimentali in chiave neoclassica. LA MOSTRA: “La mostra "Da Botticelli a Matisse" raggruppa un centinaio di strepitosi capolavori di pittura, dal Rinascimento al Novecento provenienti da alcuni dei più importanti musei di tutto il mondo. Tra esse opere di Hans Memling, Van Eyck, Holbein, Antonello da Messina, Monet, Gauguin, Raffaello, Botticelli, Mantegna, Bellini, Giorgione, Tiziano, Dürer, Cranach, Pontormo, Rubens, Caravaggio, Van Dyck, Rembrandt, Velázquez, El Greco, Goya, Tiepolo, Manet, Van Gogh, Munch, Picasso, Matisse, Modigliani, Giacometti e Bacon. Una simile concentrazione di capolavori servirà a mostrare l'evoluzione che il ritratto e la figura hanno avuto nel corso dei secoli con l'evolvere dello stile artistico. Le opere non sono esposte secondo un ordine puramente cronologico, ma raggruppate secondo alcune aree tematiche: Il Sentimento Religioso, La Nobiltà del Ritratto, Il Ritratto Quotidiano, Il Novecento. Lo Sguardo Inquieto” |
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