Mostra: "Da Botticelli a Matisse" e visita guidata della città
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LA SEDE DELLA MOSTRA:
Il palazzo della Gran Guardia fu disegnato dall'architetto Domenico
Curtoni, allievo del Sanmicheli, per dare alla città un luogo dove poter
passare in rivista le truppe nei giorni di pioggia e perché l'Accademia
dei Filotimi avesse un luogo coperto dove tenere i propri esercizi
cavallereschi. L'edificio prese il nome dalla sua posizione, a
un'estremità di piazza Bra, il grande slargo antistante l'Arena e chiuso
dalle mura trecentesche che vennero inglobate nella fabbrica, di
"guardia" appunto, all'anfiteatro romano. L'area di fronte all'Arena era
ormai uno spazio abbandonato, discarica di materiale di ogni genere, in
particolare lapideo avanzato da varie fabbriche cittadine. Anche per
rimettere in ordine quest'area della città si diede vita al grandioso
progetto. La scalinata di accesso che oggi si trova di fronte
all'imponente edificio fu aggiunta in seguito, quando ripulita la piazza
dall'"immondizia", l'ingresso si ritrovò più alto di quasi due metri. I
lavori si arrestarono nel 1614 per mancanza di fondi, e solo nel 1819,
sotto la direzione di Giuseppe Barbieri, nuovo erede della tradizione
architettonica veronese e autore del palazzo (Palazzo Barbieri appunto)
che porta il suo nome sull'altro lato della piazza, ripresero. La
facciata della Gran Guardia era completa nel 1820. L'interno tuttavia fu
terminato solo nel 1836. La Gran Guardia ben rappresenta l'evoluzione
dell'architettura veronese, eredità dell'originario, grandioso e sobrio,
classicismo del Sanmicheli, saltando a pie' pari il barocco, per
concludersi con la ripresa dei valori architettonici rinascimentali in
chiave neoclassica.
LA MOSTRA: “La
mostra "Da Botticelli a Matisse" raggruppa un centinaio di strepitosi
capolavori di pittura, dal Rinascimento al Novecento provenienti da
alcuni dei più importanti musei di tutto il mondo. Tra esse opere di
Hans Memling, Van Eyck, Holbein, Antonello da Messina, Monet, Gauguin,
Raffaello, Botticelli, Mantegna, Bellini, Giorgione, Tiziano, Dürer,
Cranach, Pontormo, Rubens, Caravaggio, Van Dyck, Rembrandt, Velázquez,
El Greco, Goya, Tiepolo, Manet, Van Gogh, Munch, Picasso, Matisse,
Modigliani, Giacometti e Bacon. Una simile concentrazione di capolavori
servirà a mostrare l'evoluzione che il ritratto e la figura hanno avuto
nel corso dei secoli con l'evolvere dello stile artistico. Le opere non
sono esposte secondo un ordine puramente cronologico, ma raggruppate
secondo alcune aree tematiche: Il Sentimento Religioso, La Nobiltà del
Ritratto, Il Ritratto Quotidiano, Il Novecento. Lo Sguardo Inquieto”
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