Eccoci al nostro
appuntamento annuale con Milano.
E’ la volta quest’anno del
quartiere di Brera, ma non ci limiteremo a questo, perché abbiamo
pensato anche di assistere ad un concerto presso l’Auditorium La
Verdi in Largo Mahler a Milano. Il concerto “Amadeus – Il Concerto”
è la versione in concerto dell’opera Amadeus di Peter Shaffer, come
meglio descritto a fondo pagina.
Brera:
La zona si
chiama così ricalcando il nome di via Brera. Il nome Brera deriva da
braida: terreno incolto, ortaglia. Da questa parola deriva anche
braidense, associato all'omonima biblioteca. Gli artisti che fin dal XIX
secolo gravitavano attorno all'Accademia di Belle Arti hanno trasformato
il quartiere in uno dei più caratteristici di Milano. L'area è
idealmente delimitata da via Pontaccio, via Fatebenefratelli, via dei
Giardini, via Monte di Pietà, via Ponte Vetero e via Mercato. Tutto ciò
che rientra all'interno di quest'area (incluse le strade appena citate)
fa parte del quartiere di Brera. Le vie più importanti sono ovviamente
via Brera (con la sua Pinacoteca di Brera, l'Accademia di Belle Arti e
la Biblioteca nazionale braidense, oltre alla Galleria d'arte moderna Il
Castello), via Fiori Chiari, via Fiori Oscuri, via San Carpoforo, via
Madonnina, via del Carmine, via Ciovasso e via Ciovassino.
L’Auditorium La Verdi:
L'Auditorium di
Milano nasce dalla ristrutturazione della sala del Cinema Teatro
Massimo, progettato da Alessandro Rimini nel 1939 e rimasto inattivo per
molti anni. I lavori, resi possibili dall'intervento dell'imprenditore
Agostino Liuni, sono stati realizzati su progetto dello Studio Marzorati.
La sala è stata pensata come uno spazio multifunzionale utilizzabile per
diverse attività: concerti di musica sinfonica, corale e da camera, jazz
e musica leggera; registrazioni con tecniche digitali di sonorizzazione,
diffusione degli spettacoli attraverso TV satellitare e proiezioni di
film su grande schermo. Il boccascena a conchiglia acustica ha una
larghezza di 20 metri. L'eccellente acustica della sala è stata ottenuta
tra l'altro ricoprendo il fondo del soffitto e le pareti con pannelli in
legno di pero diversamente curvati, distanziati fra loro, con
consistente massa lignea, atti a garantire le differenti esigenze di
riflessione sonora fornendo adeguati tempi di riverberazione. L'esigenza
acustica impone, oltre che all'interno, attenzione anche verso l'esterno
con le porte a doppio battente sovrapposto, con strati fonoisolanti in
tutte le murature e con coibentazioni acustiche negli impianti
meccanici. A copertura del palcoscenico sono state realizzate
pannellature aeree, sempre in legno, a formare vele distanziate fra
loro, non solo per esigenze acustiche, ma anche per il contenimento di
schermi cinematografici. Sono state installate attrezzature di ripresa
televisiva di tipo digitale, remotata o in remoto, che proiettano su due
schermi posti ai lati del boccascena e su uno schermo centrale. Il 28
novembre 2001 il Sindaco di Milano Gabriele Albertini ha ribattezzato
Largo Gustav Mahler lo spazio antistante l'Auditorium, a riconoscimento
della realtà musicale e culturale sviluppata a Milano dall'Orchestra
Verdi. Nel 2014 ATM ha ribattezzato Largo Mahler-Auditorium le fermate
di tram e bus nei pressi dell'Auditorium.
Il Concerto:
Amadeus - Il
concerto, di Peter Shaffer, musiche di W.A. Mozart, versione in forma di
concerto di John Axelrod Sarà Amadeus di Peter Shaffer nella versione
concerto di John Axelrod il nostro primo appuntamento con La Verdi. Sul
palcoscenico l'attore Luca Barbareschi, impegnato a vestire i panni del
rivale del genio di Salisburgo, l'italiano Antonio Salieri, ruolo che
Barbareschi ha già ricoperto in passato nella versione in prosa di
Amadeus firmata da Roman Polanski. Accanto a Barbareschi, Francesco
Bonomo interpreterà Mozart mentre Dajana Roncione sarà Costanza. Sul
podio, a dirigere Orchestra e Coro del San Carlo su musiche dello stesso
Mozart, John Axelrod impegnato anche al pianoforte. Voci soliste Marie –
Pierre Roy (soprano), Eva Vogel (mezzosoprano), Patrick Grahl (tenore) e
Thomas Tatzl (basso).
Amadeus è la storia di una
feroce gelosia, quella che nasce nel cuore di Salieri, celebre
compositore del suo tempo, quando incontra Mozart e si accorge dei
propri limiti di fronte a un tale genio. Shaffer nello scrivere la sua
pièce trae spunto dal dramma di Puskin, Mozart e Salieri, in cui quest’ultimo
per gelosia e invidia arriva ad avvelenare Mozart pur di essere
ricordato dai posteri se non come musicista almeno come assassino.
Invidia, rabbia, senso di impotenza, bisogno d’amore e di libertà,
indignazione, sono dunque le passioni che muovono i protagonisti della
vicenda.
«Mi sembrava interessante
rifare “Amadeus” dopo tanto tempo e con l’esperienza di teatro
accumulata in questi anni – afferma Luca Barbareschi - mettere in scena
questo spettacolo è stata un’impresa colossale, uno dei maggiori
successi degli ultimi anni in cui ho avuto il privilegio di essere
diretto da uno dei più grandi registi del mondo, Roman Polanski e di
avere i costumi del Premio Oscar Milena Canonero. Sono felice ed
emozionato di partecipare nuovamente a questa avventura: questo
“Amadeus” sarà sicuramente diverso nella concezione scenica rispetto al
"mio", ma è sempre una storia di invidia e gelosia, ed è questo che mi è
piaciuto subito quando ho letto Shaffer: il racconto di sentimenti
universali, senza tempo».
«Tutti conoscono Mozart e
tutti conoscono Amadeus, il film di Milos Forman vincitore del premio
Oscar e basato proprio sull’opera di Peter Shaffer» - racconta John
Axelrod. «Questo lavoro – continua il direttore - che ho adattato per
una live performance su palcoscenico con orchestra, coro, attori e
solisti, è un dramma totale, un’opera d’arte di teatro e musica, di
sinfonica e lirica insieme, che sfida la tradizionale nozione di
concerto. La storia segue la musica, come la musica segue il testo» . |