le Attività > anno 2016 > Brera e Concerto Amadeus, 30 Ottobre 2016


Eccoci al nostro appuntamento annuale con Milano.

E’ la volta quest’anno del quartiere di Brera, ma non ci limiteremo a questo, perché abbiamo pensato anche di assistere ad un concerto presso l’Auditorium La Verdi in Largo Mahler a Milano. Il concerto “Amadeus – Il Concerto” è la versione in concerto dell’opera Amadeus di Peter Shaffer, come meglio descritto a fondo pagina.

Brera:
La zona si chiama così ricalcando il nome di via Brera. Il nome Brera deriva da braida: terreno incolto, ortaglia. Da questa parola deriva anche braidense, associato all'omonima biblioteca. Gli artisti che fin dal XIX secolo gravitavano attorno all'Accademia di Belle Arti hanno trasformato il quartiere in uno dei più caratteristici di Milano. L'area è idealmente delimitata da via Pontaccio, via Fatebenefratelli, via dei Giardini, via Monte di Pietà, via Ponte Vetero e via Mercato. Tutto ciò che rientra all'interno di quest'area (incluse le strade appena citate) fa parte del quartiere di Brera. Le vie più importanti sono ovviamente via Brera (con la sua Pinacoteca di Brera, l'Accademia di Belle Arti e la Biblioteca nazionale braidense, oltre alla Galleria d'arte moderna Il Castello), via Fiori Chiari, via Fiori Oscuri, via San Carpoforo, via Madonnina, via del Carmine, via Ciovasso e via Ciovassino.

L’Auditorium La Verdi:
L'Auditorium di Milano nasce dalla ristrutturazione della sala del Cinema Teatro Massimo, progettato da Alessandro Rimini nel 1939 e rimasto inattivo per molti anni. I lavori, resi possibili dall'intervento dell'imprenditore Agostino Liuni, sono stati realizzati su progetto dello Studio Marzorati. La sala è stata pensata come uno spazio multifunzionale utilizzabile per diverse attività: concerti di musica sinfonica, corale e da camera, jazz e musica leggera; registrazioni con tecniche digitali di sonorizzazione, diffusione degli spettacoli attraverso TV satellitare e proiezioni di film su grande schermo. Il boccascena a conchiglia acustica ha una larghezza di 20 metri. L'eccellente acustica della sala è stata ottenuta tra l'altro ricoprendo il fondo del soffitto e le pareti con pannelli in legno di pero diversamente curvati, distanziati fra loro, con consistente massa lignea, atti a garantire le differenti esigenze di riflessione sonora fornendo adeguati tempi di riverberazione. L'esigenza acustica impone, oltre che all'interno, attenzione anche verso l'esterno con le porte a doppio battente sovrapposto, con strati fonoisolanti in tutte le murature e con coibentazioni acustiche negli impianti meccanici. A copertura del palcoscenico sono state realizzate pannellature aeree, sempre in legno, a formare vele distanziate fra loro, non solo per esigenze acustiche, ma anche per il contenimento di schermi cinematografici. Sono state installate attrezzature di ripresa televisiva di tipo digitale, remotata o in remoto, che proiettano su due schermi posti ai lati del boccascena e su uno schermo centrale. Il 28 novembre 2001 il Sindaco di Milano Gabriele Albertini ha ribattezzato Largo Gustav Mahler lo spazio antistante l'Auditorium, a riconoscimento della realtà musicale e culturale sviluppata a Milano dall'Orchestra Verdi. Nel 2014 ATM ha ribattezzato Largo Mahler-Auditorium le fermate di tram e bus nei pressi dell'Auditorium.

Il Concerto:
Amadeus - Il concerto, di Peter Shaffer, musiche di W.A. Mozart, versione in forma di concerto di John Axelrod Sarà Amadeus di Peter Shaffer nella versione concerto di John Axelrod il nostro primo appuntamento con La Verdi. Sul palcoscenico l'attore Luca Barbareschi, impegnato a vestire i panni del rivale del genio di Salisburgo, l'italiano Antonio Salieri, ruolo che Barbareschi ha già ricoperto in passato nella versione in prosa di Amadeus firmata da Roman Polanski. Accanto a Barbareschi, Francesco Bonomo interpreterà Mozart mentre Dajana Roncione sarà Costanza. Sul podio, a dirigere Orchestra e Coro del San Carlo su musiche dello stesso Mozart, John Axelrod impegnato anche al pianoforte. Voci soliste Marie – Pierre Roy (soprano), Eva Vogel (mezzosoprano), Patrick Grahl (tenore) e Thomas Tatzl (basso). Amadeus è la storia di una feroce gelosia, quella che nasce nel cuore di Salieri, celebre compositore del suo tempo, quando incontra Mozart e si accorge dei propri limiti di fronte a un tale genio. Shaffer nello scrivere la sua pièce trae spunto dal dramma di Puskin, Mozart e Salieri, in cui quest’ultimo per gelosia e invidia arriva ad avvelenare Mozart pur di essere ricordato dai posteri se non come musicista almeno come assassino. Invidia, rabbia, senso di impotenza, bisogno d’amore e di libertà, indignazione, sono dunque le passioni che muovono i protagonisti della vicenda.

«Mi sembrava interessante rifare “Amadeus” dopo tanto tempo e con l’esperienza di teatro accumulata in questi anni – afferma Luca Barbareschi - mettere in scena questo spettacolo è stata un’impresa colossale, uno dei maggiori successi degli ultimi anni in cui ho avuto il privilegio di essere diretto da uno dei più grandi registi del mondo, Roman Polanski e di avere i costumi del Premio Oscar Milena Canonero. Sono felice ed emozionato di partecipare nuovamente a questa avventura: questo “Amadeus” sarà sicuramente diverso nella concezione scenica rispetto al "mio", ma è sempre una storia di invidia e gelosia, ed è questo che mi è piaciuto subito quando ho letto Shaffer: il racconto di sentimenti universali, senza tempo».

«Tutti conoscono Mozart e tutti conoscono Amadeus, il film di Milos Forman vincitore del premio Oscar e basato proprio sull’opera di Peter Shaffer» - racconta John Axelrod. «Questo lavoro – continua il direttore - che ho adattato per una live performance su palcoscenico con orchestra, coro, attori e solisti, è un dramma totale, un’opera d’arte di teatro e musica, di sinfonica e lirica insieme, che sfida la tradizionale nozione di concerto. La storia segue la musica, come la musica segue il testo» .


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