le Attività > anno 2020 > L'Italia del Gran Tour dal 20 al 26 Agosto 2020


L’ITALIA DEL GRAN TOUR “IL MEGLIO DEL NOSTRO BEL PAESE”

PROGRAMMA

Siti UNESCO visitati

  • Centro storico di Roma

  • Reggia di Caserta

  • Centro storico di Napoli

  • Chiesa di Santa Sofia a Benevento

1° GIORNO - Giovedì, 20 Agosto 2020: CITTA’ DELLA PIEVE - ROMA

Nella prima mattinata ritrovo dei partecipanti a Melzo e partenza per l’Umbria. Arrivo a Città della Pieve, suggestiva cittadina medievale, che adagiata su una collina a forma di altopiano tra i fiumi Nestore e Chiani, domina la Val di Chiana ed il Lago Trasimeno; patria di uno dei più importanti pittori del Rinascimento italiano: Pietro Vannucci detto “Il Perugino”, maestro di Raffaello. Pranzo in ristorante. Visita della città: protetti dalla torre civica e circondate dalle rosse mura erette all'inizio del XII secolo per proteggersi dai nemici, sorgono numerosi edifici civili e religiosi. Il più antico è la Rocca: un bellissimo esempio di architettura medievale, la Cattedrale dei Santi Gervasio e Protasio al cui interno sono custodite numerose opere attribuite a grandi artisti tra i quali “il Perugino” e con La Chiesa di Santa Maria dei Bianchi la quale conserva uno dei maggiori capolavori del pittore, l’affresco raffigurante "L'adorazione dei Magi". Al termine, partenza per Roma, sistemazione, cena e pernottamento in hotel.

2° GIORNO, Venerdì 21 Agosto 2020 : VILLA BORGHESE- VISITA ISOLA TIBERINA

Prima colazione in hotel. Incontro con la guida e visita del Museo Villa Borghese. Ubicata nei giardini di Villa Borghese, la Galleria Borghese è uno dei Musei più importanti del mondo. Custodisce ed espone una collezione di sculture, bassorilievi e mosaici antichi, nonché dipinti e sculture dal XV al XIX secolo. Tra i capolavori della raccolta, il cui primo e più importante nucleo risale al collezionismo del cardinale Scipione (1579-1633), nipote di Papa Paolo V, ci sono opere di Caravaggio, Raffaello, Tiziano, Correggio, Antonello da Messina, Giovanni Bellini e le sculture di Gian Lorenzo Bernini e del Canova. Le opere sono esposte nelle 20 sale affrescate che, insieme con il portico e il Salone di ingresso, costituiscono gli ambienti del Museo aperti al pubblico. Oltre 260 dipinti sono custoditi nei Depositi della Galleria Borghese, collocati sopra il piano della Pinacoteca e allestiti come una quadreria.  Al termine passeggiata al Pincio e a Piazza del Popolo. Trasferimento a Trastevere e light lunch in ristornate. Nel pomeriggio visita guidata di Trastevere, senza dubbio uno dei quartieri più caratteristici di tutta Roma, dove tra stretti vicoli colorati, trattorie romane, mercatini, negozietti e botteghe di artigiani, è ancora possibile perdersi per ritrovare l'essenza della Roma più autentica e genuina. Da Santa Maria in Trastevere fino a Piazza Trilussa, passando per Vicolo del Cinque, Via della Scala, Vicolo del Moro o Vicolo del Bologna, si respira ancora il profumo di prodotti tipici della Roma di un tempo e al calar della sera i giovani si riuniscono per fare due chiacchiere o bere una birra in compagnia in uno dei tanti pub e locali notturni. Visita della  famosa Basilica di Santa Maria il primo luogo ufficiale di culto cristiano edificato a Roma e sicuramente il primo dedicato al culto della Vergine al cui interno sono custoditi preziosi mosaici ed affreschi medievali. Lungo il tragitto visita dell’Isola Tiberina. Rientro in hotel, cena in ristorante. Pernottamento in hotel.

3° GIORNO, Sabato 22 Agosto 2020: MOSTRA DI   RAFFAELLO– REGGIA DI CASERTA – NAPOLI

Prima colazione in hotel. Mattinata dedicata alla visita della Mostra di Raffaello alle Scuderie del Quirinale A distanza di cinquecento anni la mostra ripercorre a ritroso l’avventura creativa di Raffaello, il più grande pittore del Rinascimento, morto a Roma il 6 aprile 1520. Da Roma a Firenze, da Firenze all’Umbria, fino alla nativa Urbino. Un vero e proprio flash-back che consente di ripensare il percorso biografico partendo dalla sua massima espansione creativa negli anni di Leone X. Risalendo il corso della vita di Raffaello di capolavoro in capolavoro, il visitatore potrà rintracciare in filigrana la prefigurazione di quel linguaggio classico che solo a Roma si sviluppò con una pienezza senza precedenti nella storia dell’arte. La mostra, organizzata dalle Scuderie del Quirinale in collaborazione con le Gallerie degli Uffizi, offre la possibilità di ammirare un numero eccezionale di capolavori provenienti dalle maggiori raccolte italiane ed europee facendo rivivere il pittore e celebrandolo come genio universale. Light-lunch in ristorante. Proseguimento per Caserta e visita guidata della Reggia, costruita tra XVIII e XIX secolo su progetto di Luigi Vanvitelli per volontà del re Carlo di Borbone: 1.200 stanze, servite da 34 scale e illuminate da 1.742 finestre, che dovevano stare alla pari, se non superare, le altre residenze reali come Versailles e Schönbrunn. Parte integrante della maestosità e della bellezza della Reggia è il parco, composto da fontane e cascate, tipico esempio di giardino all'italiana,  costruito con vasti prati, aiuole squadrate e, soprattutto, un trionfo di giochi d'acqua. Lungo l’asse centrale, si susseguono vasche, fontane e cascate, ornate da grandi gruppi scultorei. Ne risulta un effetto scenografico di grande impatto. Al termine, trasferimento a Napoli, sistemazione in hotel. Cena e pernottamento in hotel.  

4° GIORNO, Domenica 23 Agosto 2020: NAPOLI – Il miglio Sacro, il rione Sanità e la Reggia di Capodimonte

Prima colazione in hotel. Giornata dedicata al Miglio Sacro:  percorrerlo significa attraversare il Rione Sanità ed un pezzo della storia della città che ha mantenuto il suo volto più autentico. In quest'area sorsero ipogei ellenistici e, successivamente, catacombe paleocristiane. Dal XVII secolo la zona fu chiamata "Sanità" perché ritenuta incontaminata e salubre, anche grazie alle proprietà miracolose attribuite alla presenza delle tombe dei Santi . Il percorso inizia dalla Basilica dell’Incoronata, dal cui giardino si accede alle Catacombe di San Gennaro. La Basilica fu costruita come omaggio e come custodia del  quadro della Madre del Buon Consiglio, tela ritenuta miracolosa visto che parve mettere fine all’epidemia di colera dello stesso anno  e  nel 1906 fermò le ceneri del Vesuvio che avevano colpito Napoli. Raggiungiamo le Catacombe di San Gennaro che nacquero dall’ampliamento di una cappella gentilizia a partire dal II secolo d.C.. Queste sepolture sono composte da due livelli non sovrapposti, e caratterizzate da spazi ampi, scavati in orizzontale che conservano l’antica tomba di San Gennaro, preziosi  mosaici e affreschi di antiche famiglie napoletane recuperati dalla rovina. Appena fuori l’uscita delle Catacombe, troviamo la basilica paleocristiana costruita nel V secolo d.C. che fu abbandonata dopo il furto delle spoglie di San Gennaro nel V secolo e ristrutturata e adeguata al gusto barocco nel XV secolo. Al posto del vicino monastero fu costruito un ospedale per appestati (San Gennaro dei Poveri), poi ospizio per i poveri. Nonostante un nuovo restauro dei primi del Novecento la riportò alle forme originarie, la Basilica diventò un deposito del vicino ospedale, per poi tornare alla funzione originaria nel 2008 . Uscendo dalla Basilica entriamo nel cuore del Rione, verso La Basilica di Santa Maria della Sanità,  conosciuta come Chiesa del Monacone perché custodisce la statua di San Vincenzo Ferreri, frate domenicano e patrono della Sanità. La basilica è un autentico museo della pittura napoletana del XVII secolo, con preziosi quadri e opere di Luca Giordano e Andrea Vaccaro. Proseguendo lungo le vie del quartiere, sosta per ammirare uno dei capolavori del barocco napoletano, progettato da Ferdinando Sanfelice a inizio del Settecento come sua residenza privata. Il palazzo è composto da due corpi unificati dalla facciata, ma la sua particolarità è la scalinata interna ad ali di falco, dal grande effetto scenografico che ha fatto da sfondo al film “Questi Fantasmi!”, tratto dalla commedia di Eduardo De Filippo. A pochissimi passi, un altro dei palazzi più famosi di Napoli: Palazzo dello Spagnolo, commissionato dal marchese di Poppano, che unificò due edifici ricevuti in dote.  Light lunch. Nel pomeriggio visita al Museo di Capodimonte commissionato nel 1738 dal re  Carlo di Borbone a Giovanni Antonio Medrano  per sistemare il grande patrimonio artistico ereditato dalla madre, Elisabetta Farnese. Ferdinando II, salito al trono nel 1830, portò a termine la reggia  affidandone l’incarico ad Antonio Niccolini. Agli inizi del XX secolo il palazzo divenne residenza dei duchi d’Aosta, quindi, nel 1920, fu trasferito al demanio nazionale.  Dopo la guerra, ne fu sancita la destinazione a museo che fu inaugurato nel 1957.Nell’ austero edificio a pianta rettangolare, con tre cortili interni, le collezioni - circa 20.00 oggetti – sono distribuite su tre piani. Il piano nobile ospita, nell’ ala meridionale, l’Appartamento storico, riflesso del gusto dei sovrani avvicendatisi sul trono di Napoli  da Carlo di Borbone al figlio Ferdinando, inclusa la parentesi napoleonica con i coniugi Murat, che lo arredarono con mobili francese - articolato in sale monumentali (la Sala della Culla, il Salone delle Feste, il Salone Camuccini) e più intimi ambienti (il Salottino di Porcellana, realizzato fra il 1757 e il 1759 per la Reggia di Portici dalla Real Fabbrica di Capodimonte e qui trasferito nel 1866). Nell’opposta ala, la Galleria Farnese ospita la straordinaria collezione iniziata da Paolo III, accresciuta a Parma e Piacenza dal ramo ducale della famiglia quindi ereditata da Carlo di Borbone. La raccolta di dipinti, sculture, disegni e preziosità artistiche occupa 23 sale, in successione cronologica, organizzate per scuole: alle grandi scuole italiane dal '400 al '600 si aggiungono un ingente nucleo di pittura fiamminga, la collezione di Velletri del cardinale Stefano Borgia e gli oggetti d'arte riuniti come in una “camera delle meraviglie”. Completano il percorso la Galleria delle porcellane, con preziosi esemplari delle Reali Fabbriche di Capodimonte e di Napoli. Rientro in hotel, cena in tipica pizzeria napoletana sul lungomare di Napoli. Pernottamento in hotel.

5° GIORNO, Lunedì 24 Agosto 2020: CAMPI FLEGREI - POZZUOLI

Prima colazione in hotel. Partenza per i Campi Flegrei che sorgono su un’enorme area vulcanica che si estende a occidente del golfo di Napoli. È una tappa obbligata nella visita della Campania, perché in questi luoghi coesistono storia, arte e leggenda: da qui il mito di Omero e Virgilio, la cultura greca e quella latina si diffusero in tutta la penisola. La natura vulcanica del territorio caratterizza l’area piena di fumarole, vapori bollenti e crateri che formano anfiteatri naturali. Fu proprio nei Campi Flegrei che l’aristocrazia romana eresse maestose dimore. Sosta al lago d’Averno, luogo simbolo per i Romani dell’ingresso agli Inferi. Proseguimento per Bacoli, e visita del Castello Aragonese, sede del Museo Archeologico dei Campi Flegrei, espone documenti eccezionali da Baia, Miseno, Bacoli: l'imponente "Sacello degli Augustali" di Miseno, ricostruito con la sua decorazione architettonica e scultorea; il complesso delle sculture del Ninfeo di Punta Epitaffio, ritrovato nel corso di uno scavo subacqueo, dalle sue terrazze un panorama mozzafiato sull’isola di Procida e il capo Miseno. Proseguimento per Miseno e visita della Piscina Mirabilis, la più grande cisterna romana esistente al mondo dopo quella di Istanbul. Light- lunch in ristorante. Proseguimento per Pozzuoli, una delle aree archeologiche più affascinanti del mondo, porto principale di tutta la regione tirrenica durante l’età romana. Visita del borgo antico con il famoso tempio di Serapide. Rientro in hotel per una passeggiata nel Castel dell’Ovo, sito a pochi passi dall’Hotel, rappresenta la culla della città. Cena e pernottamento in hotel. 

6° GIORNO, Martedì 25 Agosto 2020: BENEVENTO - RIETI

Prima colazione in hotel. Partenza per Benevento, visita guidata della cittadina che vanta importanti edifici tra cui la Rocca dei Rettori che viene comunemente chiamato il Castello, oggi sede della Provincia e dell’interessante sezione storica del Museo del Sannio dove viene raccontata la storia della regione; la Chiesa di Santa Sofia, testimonianza rilevante dell'architettura longobarda in Italia,  Patrimonio Mondiale dell'Unesco;  l’Arco di Traiano, costruito dall’imperatore romano nel 114 d.C. in occasione dell'inaugurazione della via Appia, ci è giunto in buono stato di conservazione permettendoci di ammirare nelle decorazioni dei bassorilievi e dei fregi l'arte romana del periodo; il Duomo di Benevento, edificio imponente e maestoso, sede principale della Chiesa Beneventana; il  Teatro Romano dove ben 15.000 spettatori potevo assistere agli spettacoli in uno dei teatri più grandi e spettacolari dell'epoca. Light lunch in ristorante. Al termine partenza per Rieti, definita “l’umbilicus Italiae”, ovvero il centro geografico d’Italia. Sin dall’antichità, Rieti è stata una città importante, crocevia tra i monti Sabini e quelli Reatini. Ricca di testimonianze risalenti all’epoca romana e medievale, è un vero e proprio gioiello del turismo in Sabina. Sistemazione nel in hotel nel cuore del centro storico. Sistemazione, cena e pernottamento.

7° GIORNO, Mercoledì 26 Agosto 2020: CASCATE DELLE MARMORE – CARSULAE -  SAN GEMINI

Prima colazione in hotel e partenza per l’Umbria. Arrivo in Valnerina e visita  della Cascata delle Marmore, considerata una delle più alte d'Europa: il dislivello complessivo tra la cima e la base è di 165 metri, suddiviso in tre salti che le donano lo spettacolare aspetto attuale. La Cascata è formata dal fiume Velino, che si getta nel fiume Nera fluendo dal vicino lago di Piediluco. Il nome Marmore deriva dai peculiari Sali di carbonato di calcio che si sedimentano sulle rocce della montagna, il cui riflesso della luce del sole li fa assomigliare a cristalli di marmo bianco. Marmore è anche il nome del vicino paese medievale, uno dei borghi più belli della Valnerina. Pranzo in ristorante con specialità  Umbre. Proseguimento per la città romana di Carsulae antico municipio romano sorto lungo il tracciato della via Flaminia e abbandonata in tempi remoti in seguito ad un serio smottamento, il sito è un luogo immerso in una natura incontaminata, posta tra Terni e Sangemini. Sono visibili la zona del Foro con i resti della basilica e di due templi gemelli, il teatro e l'anfiteatro, e il bellissimo arco di San Damiano, in uno scenario naturalistico di particolare suggestione. Proseguimento per San Gemini passeggiata nel borgo, uno dei più belli dell’Umbria con il Palazzo pretorio e le chiese romaniche. Al termine, partenza per il rientro a Melzo.  


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